AI: hard skills e soft skills
21 Jun 2024
Sommario
AI: tra nuove e vecchie abilità
L’avvento dell’Intelligenza Artificiale sta accelerando il tema delle competenze. Dal 2015 ad oggi l'insieme delle competenze richieste per svolgere una professione è cambiato del 25% e cambierà di un ulteriore 65% entro il 2030. * Dati LinkedIn
L’obsolescenza delle competenze rende indispensabile la trasformazione delle proprie conoscenze e necessaria la formazione continua. Con una differenza rispetto agli ultimi anni, se fino ad ora il focus era sulla necessità di sviluppare competenze STEM adesso si stanno rivalutando le materie umanistiche e le soft skills.
Nell’era dell’AI, infatti, le abilità tecniche non sono più sufficienti, e se da una parte una serie di attività più operative verranno sostituite dai nuovi strumenti e applicazioni supportati dai linguaggi AI le competenze trasversali, le abilità interpersonali e comportamentali non sono sostituibili, diventeranno sempre più rilevanti e saranno il valore aggiunto distintivo per i professionisti.
Le competenze umanistiche offrono una prospettiva unica sulle sfide moderne, sulle implicazioni dell’uso della tecnologia, soprattutto di una tecnologia trasformativa come quella guidata dall’AI dove un corretto utilizzo degli strumenti non può prescindere dal pensiero critico.
Sviluppare competenze e gestire progetti trasformativi con successo
Il percorso di adozione dell’intelligenza artificiale pone molte sfide e nella formazione il fronte è duplice:
- da un lato occorre sviluppare le capacità tecniche per l’utilizzo di strumenti AI per incorporare in modo efficace e sicuro la GenAI, in primo luogo, per i dirigenti e i project manager che devono guidare la trasformazione in azienda e poi per tutte le risorse che quotidianamente useranno i nuovi strumenti portando un efficientamento del back office.
- dall’altro lato è necessario investire sul lato umano del cambiamento, sviluppare soft skills che permettano di creare una forte sinergia tra AI e Management migliorando la gestione dei progetti che consenta di generare business supplementare (attualmente secondo Standish Group solo il 35% dei progetti viene considerato di successo). Gartner indica che entro il 2030, l’80% della attività di gestione dei progetti sarà gestito dall’intelligenza artificiale. Questo significa che i project manager dovranno accogliere questi cambiamenti, sfruttare le nuove tecnologie e coltivare le competenze trasversali, la capacità di leadership, pensiero creativo e laterale per essere in grado di guidare e motivare i team di progetto.
Future Skills
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